giovedì 15 dicembre 2011

Wahooly: vuoi essere socio dei nuovi giovani Zuckerberg?

Google, Yahoo, Linkedin, Facebook, Groupon, Amazon, cosa hanno in comune? Sono solo alcuni esempi di aziende giovanissime, basate sul web, che sono diventate in pochissimo tempo imprese con enormi capitalizzazioni di borsa, migliaia di dipendenti, che hanno reso follemente ricchi i rispettivi fondatori.
Cosa ne direste di diventare piccoli azionisti di aziende che stanno nascendo adesso, start-up in una parola, magari "gratis"? Sembra tutto troppo semplice eppure Wahooly.com nasce proprio con questo scopo. Sono stato invitato a provarlo attraverso Klout, ed ho così potuto vedere di cosa si tratta.
Le start-up tecnologiche assegnano a Wahooly.com una parte del proprio capitale iniziale, ad esempio il 5%.
Wahooly.com lo suddivide tra un gruppo di suoi membri, ad esempio tra 5000 utenti. Praticamente ciascuno di questi utenti diventa azionista dello 0,001% della società (pensate se solo aveste la stessa quota in Google, sarebbero discreti soldini comunque).
Cosa vuole in cambio Wahooly.com, per darci gratuitamente questo vero e proprio biglietto della lotteria?
I 5000 utenti assegnatari della quota della start-up si danno da fare per utilizzare il servizio offerto dall'azienda, e per "spargere la voce", permettendo così alla start-up di essere velocemente conosciuta e di raggiungere rapidamente una massa critica di utenti. Dal punto di vista della start-up, la cessione gratuita del 5% del capitale, le permette di "comprare" un blocco di alcune migliaia di influenzatori che la pubblicizzino, ne parlino bene e ne diffondano l'uso. Magari chi mi legge sta lanciando una sua start-up e potrebbe essere tentato di candidarsi per essere una di quelle ammesse al progetto Wahooly...

domenica 11 dicembre 2011

Porsche tiene alto l'interesse degli appassionati verso il 2014

Il 30 Giugno scorso avevamo apprezzato l'innovativa scelta, da parte di Porsche, di dare l'anteprima di una importante notizia, attraverso un filmato, piuttosto che attraverso un comunicato stampa. La notizia era lo storico ritorno, nella lotta per la vittoria assoluta, alla 24 Ore di Le Mans, programmato per il 2014. Quel primo video fece il giro degli appassionati di automobilismo in un battito di ciglia, generando ovviamente l'entusiasmo degli sportivi, ed un'attesa febbrile per questo storico ritorno, a cui mancano ben 2 anni. In questi giorni Porsche decide, di continuare nel solco segnato 6 mesi fa, e tenere alto l'interesse degli appassionati, con un nuovo video. Questa volta si cerca di allargare il campo dei possibili destinatari: le parole che scorrono in sovra-impressione, stanno a segnalare la durezza e la difficoltà della gara (13,6 Km di pista, 75% del tempo a pieno gas, eccetera), per chi magari la conosce solo di nome, ma non ne conosce la "sostanza", e facendo pesare il fatto che in una gara così dura si sia vinto ben 16 volte, e si siano stabiliti "countless records".
Inoltre dietro questi 60 secondi c'è un grandissimo lavoro di raccolta, selezione e montaggio di immagini rarissime, e particolari, che però riescano a trasmettere l'atmosfera unica della grande classica della Sarthe. Quel fascino e quella magia, che altre categorie dell'automobilismo non potranno mai trasmettere.
Se alle spalle c'è una notorietà indiscussa della marca, ed un evento valido, non c'è bisogno di inventarsi campagne astruse: un video "ben confezionato" (ad esempio), può comunicare più di quanto si possa fare col mezzo televisivo (ad esempio), e superare i confini geografici delle campagne (anche quelle "social"), raggiungendo appassionati (e potenziali clienti), in tutto il mondo.

lunedì 3 ottobre 2011

I Love You - L'antivirus diventa "viral"

Proprio così, ecco l'originale idea di Kaspersky, uno dei leader per le soluzioni anti-virus: realizzare un video virale (che si diffonde come un virus), coinvolgendo i visitatori della Social Media Week 2011. I "volenterosi" visitatori erano chiamati a leggere alcune righe del codice di programmazione del virus "I Love You", che come dice l'introduzione del video, nel maggio del 2000, creò disagi e danni per oltre 5 miliardi di dollari. Ecco a voi il risultato...

sabato 17 settembre 2011

Chevrolet Camaro Xtreme Drift: un video “tutta passione” per lo sbarco in Europa della GT americana


L’attesa è stata lunga e sfibrante, ma la regina delle Muscle Cars, la Chevrolet Camaro, arriva finalmente in Italia, con cavalli a volontà e prezzo da berlina medio-grande.
Negli scorsi articoli avevamo mostrato (qui e qui) alcuni approcci originali alla comunicazione automobilistica, rimettendo in discussione i normali canoni di confronto tra le vetture, che la pubblicità abitualmente utilizza.
Questa volta, complice la generosità di cavalli del “prodotto”, si ritorna alle origini… niente scritte ipocrite tipo “piloti professionisti su circuito chiuso, non imitateli”. Il pilota è Il Campione del Mondo Turismo, Yvan Muller, ed ovviamente ci troviamo su un circuito chiuso, il rovente autodromo di Navarra, dalle parti di Pamplona.
Ed il pilota non fa altro che puro e semplice spettacolo, sfruttando a fondo la potenza e la coppia del mitico V8 Chevrolet. Ovviamente non manca un cameo della sorellina della Camaro, la Cruze che sta dominando il Campionato Mondiale Turismo Fia WTCC 2011, dopo aver vinto nel 2010.
Ma abbiamo parlato fin troppo… allacciate le cinture e godetevi lo spettacolo J
La Chevrolet Camaro in un fotogramma del video
Yvan Muller, tra i suoi compagni della Chevrolet, Robert Huff ed Alain Menu
Yvan Muller guida il trio delle Chevrolet Cruze a Donington Park 

martedì 5 luglio 2011

Multa dell’Antitrust a Ryanair: farà bene alla compagnia irlandese?

Ryan O'Leary... fondatore di Ryanair, poco prima di essere informato della multa dell'Antitrust

E’ notizia di ieri che l’autorità antitrust ha multato una serie di compagnie aeree (Alitalia, Blu Express, Air Italy, Germanwings, Wizzair, Easy Jet e Ryanair) per pratiche commerciali scorrette, con multe complessive per 962.000 €. La fetta preponderante di questo ammontare va comunque sulle spalle di Ryanair, per complessivi 500.000 €, somma di più infrazioni contestate alla compagnia, e di cui potete leggere dettagliatamente nell’articolo linkato.
Molto più importante, Ryanair sarà costretta a dire addio a vere e proprie trappole che scattavano sul suo sito in fase di prenotazione. Sovrapprezzo per il web check-in… che comunque era obbligatorio… domanda della nazione di appartenenza… solo per appiopparti l’assicurazione di viaggio… eccetera… aggirarsi per il sito era come trovarsi nei peggiori bar di Caracas: occhi aperti, tensione alle stelle, e mano sul portafogli, per evitare malaugurati borseggi.
Nel lungo periodo, questo sarà un bene per la compagnia stessa. La fortuna di Ryanair, e del suo fondatore Michael O’Leary (un genio della comunicazione, oltretutto), sta nell’aver rivoluzionato il mercato dell’aviazione civile, trainando al ribasso la media dei prezzi dei biglietti, ed aumentando esponenzialmente il bacino dei potenziali utenti del mezzo aereo (il sottoscritto e molti di quelli che leggono, avrebbero volato molto meno nella propria vita, senza di loro). Il tutto a patto di prenotare con largo anticipo. Mano a mano che la compagnia è decollata, ha però dovuto fare i conti con aumenti di costi (soprattutto sul versante del carburante e della sicurezza), che ne hanno eroso i già risicati margini operativi. Questa situazione li ha portati ad aumentare ulteriormente i costi nascosti (agli inizi le sole tasse aeroportuali), e soprattutto ad inserirli in maniera poco trasparente nel processo di prenotazione, come l’antitrust ha confermato. La maggior parte dei clienti, in ogni caso, accettavano qualsiasi angheria, pur di avere un prezzo imbattibile. Il problema è che il target di clientela “cresce”. Il giovane squattrinato disposto a qualche sacrificio (e più di qualche maltrattamento) per girare l’Europa a basso prezzo, incomincia a lavorare ed avere un reddito che gli permette anche di spendere qualcosa in più rispetto al “0,99 € + tasse aeroportuali” tipico di Ryanair. Un cliente del genere, potrebbe diventare molto redditizio per la compagnia, essendo, ad esempio, disposto a prenotare con pochi giorni d’anticipo, in caso di viaggio urgente, pagando una tariffa elevata. Proprio questo cliente redditizio invece viene irrimediabilmente perso da Ryanair. La maggior parte di chi può permettersi di scegliere, ivi compreso il sottoscritto, Ryanair non la prende più per principio. In due parole, la strategia del “subite qualsiasi cosa, tanto non trovate niente di più economico”, sul medio periodo si rivela un suicidio in termini di redditività.
Se in seguito alla multa, capiranno che devono maltrattare un po’ meno i clienti, eviteranno di perderseli quando questi ultimi usciranno dal target del “giovane squattrinato”, e ci guadagneranno in termini di utili. Staremo a vedere se succederà… 

giovedì 30 giugno 2011

Porsche fa un annuncio attraverso Youtube, ancora prima del comunicato stampa

Poche ore fa Porsche ha comunicato una decisione estremamente importante, quella di tornare a lottare per la vittoria assoluta alla 24 Ore di Le Mans, e l'ha fatto attraverso un filmato su Youtube.
Il filmato, è stato messo online sul canale ufficiale della casa di Stoccarda, prima ancora di diramare un comunicato stampa, come si può tutt'ora verificare nella lista degli ultimi comunicati stampa.
Si tratta di una piccola rivoluzione. Benchè i media di settore ne abbiano avuto debita comunicazione, hanno avuto accesso alla notizia praticamente nello stesso momento dei loro lettori. Non solo... attraverso questo filmato, di soli 58 secondi, si mette in luce l'importante collezione di successi Porsche nella 24 ore, in modo emozionante e coinvolgente per chi guarda. Niente a che fare con i richiami ai successi passati che di solito vengono inseriti nei comunicati stampa tradizionali, e suonano superflui per lo spettatore esperto, e noiosi per lo spettatore "profano".
I comunicati stampa tradizionali si avviano a diventare un reperto storico?

martedì 31 maggio 2011

Italiana Talkability: le nuove frontiere dell'analisi delle Comunicazioni Online


Venerdì 27 Maggio, presso l’Università Bocconi, Freedata Labs ha presentato la sua ricerca intitolata “Italiana Talkability”, sulle conversazioni che avvengono online, a proposito delle aziende appartenenti a 13 mercati differenti, dalla moda ai motori, dall’alimentare alla tecnologia.
Chi ha dimestichezza con l’analisi delle conversazioni sui Social Media, utilizzando piattaforme specifiche, può facilmente immaginare quale mole di lavoro abbia dovuto affrontare Freedata Labs
In questa ricerca, si è voluto andare ulteriormente in profondità, e cercare di capire la correlazione tra i vari strumenti “Social” (UGC – User Generated Content), vale a dire Forum, Social Networks, Blogs, eccetera, e come questi siano, o meno, influenzati e stimolati dalla comunicazione ufficiale delle aziende (MGC – Media Generated Content). In altre parole, se un'annuncio di un'azienda, veicolato attraverso i propri canali di comunicazione e i principali siti news, si traduca in un aumento delle comunicazioni sui Social Media, e di quale tipo.

Avere ben presente come questa dinamica operi, nel proprio mercato, significa non solo pianificare in modo efficace le strategie, ma in alcuni casi è addirittura vitale anche solo per stare al passo con la concorrenza: basti pensare al settore della moda, con i blogger che alle sfilate siedono davanti agli stessi giornalisti, o al settore della telefonia mobile, in cui alcuni grossi blog, sono la primaria fonte d’informazione dei potenziali acquirenti, e di conseguenza è necessario dar loro i nuovi prodotti in anteprima per farli testare. 
E veniamo all’analisi degli stili di comunicazione prevalenti sui Social Media. Ci sono piattaforme che permettono di estrapolare i sentimenti degli utenti, attraverso l’analisi delle parole che utilizzano e degli argomenti ricorrenti. Sebbene sia evidente che è necessario “sintonizzarsi” con i valori ed i punti di riferimento del proprio pubblico target, non è altrettanto facile capire nel dettaglio quali siano effettivamente questi schemi di comportamento e comunicazione. Piuttosto che impararli per tentativi ed errori, è quindi meglio studiare a fondo, con un’analisi mirata, prima di “esordire” con una strategia “Social”.

L’abstract della ricerca, può essere scaricato dal sito di Freedata Labs.

martedì 3 maggio 2011

Augmented Reality Nissan: il futuro è divertente

Durerà tutta la prima settimana di maggio, l'evento "Nissan Juke Your Movement", presso l'Università Bocconi di Milano. Un sistema di Realtà Aumentata (Motion Capture), permette al visitatore di "interagire" con gli oggetti e le animazioni sullo schermo, attraverso i propri movimenti, rimanendo a qualche metro di distanza dallo schermo stesso. 
Le varie funzioni permettono di esplorare interni ed esterni della vettura, scoprire le modalità di guida, i sistemi di sicurezza (attraverso una specie di simulatore), oltre alla possibilità di cambiare il colore della vettura e "giocare" con le molle delle sospensioni. 
Difficile rendere a parole l'effettivo funzionamento del sistema. In realtà l'esplorazione delle varie funzioni, e la necessità di prendere confidenza con i "comandi", rendono l'esperienza decisamente divertente. L'invito, per chi si trova a Milano, è a provare di persona, senza nemmeno bisogno di "toccare con mano"... basta muoversi!!!

martedì 26 aprile 2011

Ma cosa succederà in Bocconi il 2 Maggio?

E' quello che viene da chiedersi guardando questo "strano" filmato promozionale che sta girando in rete in questi giorni, e che termina con l'invito ad andare all'Università Bocconi, al Velodromo (uno dei nuovi edifici dell'ateneo milanese), tra il 2 ed il 6 maggio... voi ne sapete qualcosa?

mercoledì 30 marzo 2011

Wind Business Factor... o della community degli Start-upper

Progetti imprenditoriali che si scontrano con la mancanza di investitori interessati? Necessità di consigli, possibilmente gratis, su come presentarli ai Venture Capitalist? Necessità di far conoscere la propria idea, in cerca di idee e collaboratori per farla diventare "grande"?
Wind Business Factor prova a rivolgersi a chi si trova in una delle situazioni descritte, o è socio di aziende già esistenti, che cercano investimenti per svilupparsi oltre. La struttura è quella di una community, abbastanza simile a Twitter, su cui si possono far conoscere, oltre al proprio profilo personale, la propria idea imprenditoriale. Ci sono tutta una serie di video in cui startupper di successo danno consigli su come progettare un'idea di business e presentarla. In più, è possibile entrare in contatto con Venture Capitalists e Business Angels specializzati. Dulcis in fundo, un concorso di lancio, per chi presenta in modo più efficace la propria idea. Chi vuole provare questa opportunità?

sabato 12 marzo 2011

Vuoi imparare le lingue? C'è una community apposita



Busuu.com , questo il nome della community creata da una casa editrice specializzata in dizionari e corsi di lingua, per sfruttare le potenzialità del web, creando un modo divertente e flessibile per imparare. Chi si iscrive a Busuu.com, ha la possibilità di seguire gratuitamente un corso della lingua che vuole imparare, e nel contempo, aiutare gli altri membri della community, correggendo i loro esercizi. Ad esempio io studio l'inglese, e gli altri membri madrelingua inglese, hanno la possibilità di aiutarmi negli esercizi, mentre io potrò aiutare chi vuole imparare l'italiano. Si ricevono punti sia terminando le unità dei corsi, sia correggendo gli esercizi degli altri membri, e la classifica che si crea, tra noi ed i nostri amici, stimola il senso di competizione, spingendoci ad andare avanti nello studio (il primo trabocchetto, quando si studia da soli, è infatti la pigrizia e la noia, che possono farci interrompere dopo poche lezioni). Per ciascuna unità di studio, ci sono poi materiali scaricabili a pagamento, abbonandosi, a costi estremamente contenuti. Le opportunità di interagire con gli altri membri sono molto numerose, compresa una chat molto efficiente e ben progettata. Non mi dilungherò oltre, anche una prima visita su Busuu, sarà più utile di mille parole per conoscerne le numerose potenzialità. Очень хорошо!!! :-)

martedì 1 marzo 2011

Anche Nissan "smitizza" i dati tecnici delle vetture


Poche settimane fa ci aveva colpito la campagna video di Suzuki, che metteva a confronto la nuova berlina Kizashi con le prestigiose concorrenti Mercedes, Audi e Volvo, al tempo stesso smitizzando le caratteristiche tecniche per cui queste vetture vengono percepite come leader di mercato.
Ed ecco che plana la nuova campagna video di Nissan, ideata in occasione del numero speciale sui bikini del periodico statunitense Sports Illustrated, sponsorizzato, in questa occasione, dalla Nissan Juke. La vettura giapponese, viene messa a confronto con una modella in bikini, sulla base di tipiche caratteristiche tecniche di una vettura: accelerazione, agilità, aerodinamica, etc.
Ovviamente i filmati sono ironici, ma il messaggio che viene fuori è molto preciso:"Che tu vinca o perda, non importa: la velocità è totalmente soggettiva!".
L'acquisto di una vettura è infatti un processo prevalentemente soggettivo, i "dati tecnici" sono quanto di più interpretabile ci sia... servono solo a rassicurarci che stiamo facendo la scelta giusta, e a raccontare agli amici che abbiamo deciso sulla base di fattori oggettivi.
Le case giapponesi, non potendo scalfire percezioni dei consumatori graniticamente orientate verso pochi grandi marchi, sembra che abbiano deciso di aggirare l'ostacolo, diminuendo l'importanza dei fattori "apparentemente" oggettivi...
In attesa di sapere se questa politica avrà successo... godetevi gli altri video...