martedì 5 luglio 2011

Multa dell’Antitrust a Ryanair: farà bene alla compagnia irlandese?

Ryan O'Leary... fondatore di Ryanair, poco prima di essere informato della multa dell'Antitrust

E’ notizia di ieri che l’autorità antitrust ha multato una serie di compagnie aeree (Alitalia, Blu Express, Air Italy, Germanwings, Wizzair, Easy Jet e Ryanair) per pratiche commerciali scorrette, con multe complessive per 962.000 €. La fetta preponderante di questo ammontare va comunque sulle spalle di Ryanair, per complessivi 500.000 €, somma di più infrazioni contestate alla compagnia, e di cui potete leggere dettagliatamente nell’articolo linkato.
Molto più importante, Ryanair sarà costretta a dire addio a vere e proprie trappole che scattavano sul suo sito in fase di prenotazione. Sovrapprezzo per il web check-in… che comunque era obbligatorio… domanda della nazione di appartenenza… solo per appiopparti l’assicurazione di viaggio… eccetera… aggirarsi per il sito era come trovarsi nei peggiori bar di Caracas: occhi aperti, tensione alle stelle, e mano sul portafogli, per evitare malaugurati borseggi.
Nel lungo periodo, questo sarà un bene per la compagnia stessa. La fortuna di Ryanair, e del suo fondatore Michael O’Leary (un genio della comunicazione, oltretutto), sta nell’aver rivoluzionato il mercato dell’aviazione civile, trainando al ribasso la media dei prezzi dei biglietti, ed aumentando esponenzialmente il bacino dei potenziali utenti del mezzo aereo (il sottoscritto e molti di quelli che leggono, avrebbero volato molto meno nella propria vita, senza di loro). Il tutto a patto di prenotare con largo anticipo. Mano a mano che la compagnia è decollata, ha però dovuto fare i conti con aumenti di costi (soprattutto sul versante del carburante e della sicurezza), che ne hanno eroso i già risicati margini operativi. Questa situazione li ha portati ad aumentare ulteriormente i costi nascosti (agli inizi le sole tasse aeroportuali), e soprattutto ad inserirli in maniera poco trasparente nel processo di prenotazione, come l’antitrust ha confermato. La maggior parte dei clienti, in ogni caso, accettavano qualsiasi angheria, pur di avere un prezzo imbattibile. Il problema è che il target di clientela “cresce”. Il giovane squattrinato disposto a qualche sacrificio (e più di qualche maltrattamento) per girare l’Europa a basso prezzo, incomincia a lavorare ed avere un reddito che gli permette anche di spendere qualcosa in più rispetto al “0,99 € + tasse aeroportuali” tipico di Ryanair. Un cliente del genere, potrebbe diventare molto redditizio per la compagnia, essendo, ad esempio, disposto a prenotare con pochi giorni d’anticipo, in caso di viaggio urgente, pagando una tariffa elevata. Proprio questo cliente redditizio invece viene irrimediabilmente perso da Ryanair. La maggior parte di chi può permettersi di scegliere, ivi compreso il sottoscritto, Ryanair non la prende più per principio. In due parole, la strategia del “subite qualsiasi cosa, tanto non trovate niente di più economico”, sul medio periodo si rivela un suicidio in termini di redditività.
Se in seguito alla multa, capiranno che devono maltrattare un po’ meno i clienti, eviteranno di perderseli quando questi ultimi usciranno dal target del “giovane squattrinato”, e ci guadagneranno in termini di utili. Staremo a vedere se succederà… 

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